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Se è vero che l’origine della viticoltura è stata individuata in Asia, è altrettanto vero che è l’Europa la regione che può vantare nei secoli la più forte tradizione vitivinicola. Prima in Grecia e, da li, in Italia, in Francia, ma anche in Spagna e in Portogallo si è diffusa la vite diventando nei secoli parte della storia, della cultura e delle tradizioni di questi paesi.

Le colonizzazioni hanno poi portato questa tradizione oltre oceano e sono diverse le nuove importanti realtà vitivinicole che si stanno sviluppando sia al Nord che nel Centro-Sud America; anche Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa si stanno imponendo come realtà emergenti nella produzione di vino.

Vengono riportate alcune regioni vitivinicole del mondo. I dati di produzione sono relativi all’annata 1995 (fonte O.I.V., Office International de la vigne et du vin). Come riferimento va segnalato che in Italia la produzione di quell’anno è stata di 56 milioni di ettolitri.

FRANCIA (55 milioni di ettolitri)

La Francia vanta il maggior numero di vini a denominazione controllata al mondo. La vite è coltivata in tutto il paese; “zone storiche” sono la Champagne, la Borgogna,(patria dei grandi rossi a base di pinot nero) e il Bordolese(famoso per i rossi prodotti dall’ omonimo “taglio” di uve Cabernet e Merlot) e l ‘Alsazia ( rinomata per i vini bianchi e profumati).

 SPAGNA (19,6 milioni di ettolitri)

Il panorama vitivinicolo spagnolo è estremamente variegato e in continuo miglioramento sotto il profilo qualitativo . La storia enologica è basata sullo Jerez (chiamato Sherry a Londra), ma si stanno sviluppando anche altre importanti zone di produzione: la Catalogna (dove tra gli altri vini si produce il Cava, lo spumante ottenuto con il metodo classico spagnolo), la Galizia che è la più temperata zona intorno a Valencia.

 GERMANIA (11 milioni di ettolitri)

In Germania domina il bianco: Riesling Renano e Muller-Thurgau in testa, ma anche Sylvaner e Kerner. La produzione vitivinicola è concentrata a Sud-ovest del paese.

 PORTOGALLO (7,1 milioni di ettolitri)

Il Portogallo ha sempre puntato sulle proprie varietà autoctone (se ne contano oltre 500). In testa i famosi vini da dessert ( Porto e Madeira su tutti), ma anche il Vino Verde, un bianco leggero. Non mancano rossi importanti in particolare quelli prodotti nelle regioni del Alentejo. 

GRECIA (3,8 milioni di ettolitri)

Tra i paesi che per primi iniziarono ad occuparsi di vite e di vino, la Grecia ha un patrimonio di vitigni autoctoni straordinario. Per anni, però, le tecniche di vinificazione sono rimaste ancorate ad un passato remoto (per esempio l’antica abitudine di “resinare” il mosto durante la fermentazione) e solo negli ultimi tempi questo paese stà compiendo decisi passi verso la qualità, in particolare nel Nord del paese.

AUSTRIA (2,2 milioni di ettolitri)

Le regioni vitivinicole austriache sono disposte lungo i confini a est del paese. Le caratteristiche climatiche e del terreno sono ideali per la produzione dei vini bianchi particolarmente profumati, su tutti il Riestling Renano e il Muller-Thurgau. I rossi importanti nascono nella  regione del Mittelburgenland.

 SVIZZERA (1,2 milioni di ettolitri)

Sono sempre di più i vini svizzeri che vengono apprezzati a livello internazionale. Tra i bianchi il vitigno più importante è lo Chessaleas, coltivato prevalentemente nella Svizzera occidentale. Tra i vini rossi domina il Pinot Nero, coltivato un po’ ovunque e il Merlot, portato alla ribalta da diverse aziende del Canton Ticino. 

EUROPA DELL’EST

Significamente importante, sotto l’aspetto quantitativo, la produzione vitivinicola dell’Europa dell’Est. In testa la Romania con quasi 7 milioni di ettolitri prodotti (paese dalle enormi potenzialità ma con una mentalità vitivinicola arretrata), seguita dalla ex Jugoslavia con 5,2 milioni di ettolitri (tra le zone più significative va segnalata la Slovenia), dall’Ungheria con 3,2 milioni di ettolitri (tra i paesi qualitativamente più validi con la regione del Tokaji conosciuta a livello internazionale), dalla Bulgaria (2,2 milioni di ettolitri per la maggior parte di vini rossi) e dalla ex Cecoslovacchia ( 1,1 milioni di ettolitri prodotti fra la Rep. Ceca e Slovacca con qualche evoluzione in quest’ultima area nella Moravia).

 

 

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