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Dopo la fermentazione alcolica o poco prima del suo termine, nel vino può avvenire un intorbidimento: si libera biossido di carbonio, il colore si modifica e si rivela all’analisi un abbassamento dell’acidità totale dell’ordine di 0.5 e talvolta 1 o 1.5 g/l di acido tartarico. Il fenomeno viene allora chiamato “fermentazione malolattica” (FML) e i batteri vengono detti Lattici. L’acido malico che contiene
due funzioni carbossiliche, durante la FML subisce una decarbossilazione di una
delle sue funzioni acide, secondo la reazione: COOH - C
H2 – CHOH - COOH
CO2 + CH3 – CHOH - COOH
acido
malico
acido lattico Poiché sono alcuni batteri, cocchi o bacilli, responsabili di questa trasformazione, essa è stata chiamata fermentazione. In effetti il termine è inesatto, poiché questa reazione biochimica atermica è di azione enzimatica. La fermentazione malolattica può affinare un vinoL’aumento del pH rende il
vino più morbido e in più ne modifica il colore. Tuttavia
la scomparsa dell’acido malico può provocare una caduta troppo rilevante
dell’acidità totale; inoltre, la reazione può aumentare il tasso
dell’acidità volatile e comportare la formazione di composti profumati che
non sono sempre auspicabili. I batteri lattici possono
degradare:
Se mal condotta, la FML è una
deviazione che provoca l’alterazione del vino. Si definisce: ·
FML pura, la trasformazione che porta solo alla
degradazione dell’acido malico. ·
FML non pura, quella che porta alla degradazione
dell’acido malico e di altri substrati cioè gli zuccheri. Al contrario dei lieviti, che
spariscono rapidamente da un ambiente sprovvisto di zucchero, i batteri
sopravvivono oltre la scomparsa dell’acido malico. La
FML non è una trasformazione istantanea: i batteri presenti la realizzano solo
in ambiente favorevole; così può scatenarsi nei due anni che seguono la
fermentazione alcolica. CONDIZIONI
FAVOREVOLI Lo svolgimento della FML,
reazione enzimatica, dipende dalla specie, anzi, dal ceppo di batteri che la
realizza, come pure dalla natura dell’ambiente, che d'altronde non è estraneo
al ceppo di batteri presenti. Sono da considerare parecchi parametri, che ora
esamineremo. Il pH Esso influisce su: -
la
natura della specie che persiste nell’ambiente; -
la
velocità di moltiplicazione dei batteri; -
la
natura del substrato metabolizzato. A pH molto acido al di sotto
del 4 la FML è impossibile; a pH al di sopra del 4 la FML è rallentata
(essendo l’acido malico in parte salificato e poiché la FML è raramente
pura). La temperatura
Essa agisce su: -
la
velocità di moltiplicazione dei batteri, benché alla temperatura di
vinificazione le differenze siano poco sensibili; -
la
velocità della reazione. La temperatura ottimale è
dell’ordine di 20°C. |
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