Scambi e prestiti lessicali tra l'antico ed il moderno nelle principali lingue europee

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Nel periodo anglosassone, cio� dalla migrazione degli Angli, Sassoni e Juti (V sec.) alla conquista normanna (1066), la lingua e la cultura inglese, pur conservando caratteristiche tipicamente germaniche, subiscono un’evoluzione del tutto particolare condizionata dall’assorbimento nella matrice germanica di elementi diversi, che vanno ricercati essenzialmente nell’apporto dei sostrati celtico e latino e nei contatti con il continente e la Scandinavia.

Angli, Sassoni e Juti furono tre trib� germaniche che cominciarono ad invadere l'Inghilterra verso la met� del V secolo: gli Angli si stabilirono a nord del Tamigi, i Sassoni colonizzarono principalmente le zone meridionali e particolarmente il sud-ovest del paese e gli Juti si stabilirono nel Kent e nell'isola di Wight. Non � facile determinare esattamente da dove venissero queste tre trib� ma � probabile che gli Juti e gli Angli provenissero rispettivamente dal nord (lo Jutland moderno) e sud della penisola danese, e i Sassoni dal territorio intorno alla foce dell'Elba.

Gli anglosassoni non usarono il sistema alfabetico di scrittura ma simboli ideografici chiamati RUNE. Le prime testimonianze dirette delle lingue del gruppo germanico sono testi epigrafici espressi in una scrittura caratteristica di tipo alfabetico detta "runica" (FUTHARK � il nome della successione di tali segni, tratto dalla lettura delle prime sei lettere).

I primi esempi risalgono alla fine del II o inizio del III sec. d.c.; il nome anord r�n, che gi� nelle iscrizioni indica i singoli segni del futhark, � conservato in altre lingue germaniche antiche col significato di "segreto".

I documenti pi� antichi (fino al III sec.) sono rappresentati da una ventina iscrizioni brevi su soggetti ( armi, fibule, pettini) venuti alla luce in seguito a scavi archeologici.

A partire dal IV-V secolo, la scrittura runica assume in Scandinavia un carattere monumentale con l' impiego in grandi epigrafi su pietra.

Le grandi invasioni e la formazione dei primi regni barbarici porteranno ad una certa diffusione di oggetti scritti in caratteri runici anche sul continente europeo, ma quest’uso, a contatto col mondo latino, decade molto rapidamente fino a scomparire del tutto dopo l’ottavo secolo.

Nel mondo anglosassone l’impiego della scrittura runica dura pi� a lungo, si sono trovate iscrizioni runiche risalenti anche al IX secolo ed ha avuto un notevole rilievo anche nei manoscritti letterari.

E’ indicativo il fatto che un celebre testo runico, risalente al ‘400 circa, che rappresenta una delle pi� antiche frasi germaniche di senso compiuto chiaramente interpretabili, cio� l’iscrizione sul corno d’oro di Sallehus sia stato definito o come documento del germanico comune, o del germanico nord-occidentale, o del proto-nordico.

Il testo in se stesso (EK HLEWAGASTIR HOLTINGAR HORNA TAWIDO = io H. di Holt feci il corno) non presenta infatti alcuna caratteristica dialettale ma conserva tratti comuni delle lingue germaniche antiche, come ad esempio struttura sintattica e ordine delle parole, allitterazioni, la rotazione consonantica in "ek horna" rispetto al latino "ego cornu", e altri.

La maggiore influenza da parte del latino, per quanto riguarda la lingua inglese e germanica, si ha nel periodo della conversione al Cristianesimo avvenuta attorno al 600 a.C.. Molte parole latine (circa 450) vennero in questo periodo assimilate dall’inglese, ma solo alcune di uso pi� o meno generale furono acquisite in maniera permanente dalla cultura inglese. Tra questi vocaboli, numerosi sono ovviamente i termini che riguardano la sfera della religione, la chiesa e i suoi riti:

lat. PRESBYTER > AI PREOST > NI PRIEST = prete

lat. MISSA > AI MAESSE > NI MASS = messa

lat. SCRINIUM > AI SCRIN > NI SHRINE = altare

lat. CANDELA > AI CANDEL > NI CANDLE = candela

lat. (hora) NONA > AI NON > NI NOON = ora nona, mezzogiorno

Tuttavia, la cultura anglosassone presentava anche delle componenti pagane; ce lo dimostra il fatto che quattro dei giorni della settimana ricalcano i nomi di alcuni fra gli dei pi� popolari della loro tradizione religiosa: Tuesday, Wednesday, Thursday, Friday commemorano infatti rispettivamente gli dei Tiw, Woden, Thor e Frig (moglie di Woden). I giorni rimanenti, ossia Saturday, Sunday e Monday, prendono il nome dal pianeta Saturno, dal Sole e dalla Luna.

Furono accolti inoltre numerosi vocaboli indicanti oggetti, piante, animali, ecc. fino ad allora sconosciuti e vocaboli, concetti e istituzioni (relativi alla grammatica o alla giurisprudenza di chiara origine latina, per esempio) tra cui:

lat. COPPA>AI CAEPPE > NI CAP=berretto

lat. PINUS >AI PIN> NI PINE= pino

lat. COCUS > AI COC > NI COOK= cuoco

lat. SERICUS > AI SIOLOC > NI SILK=seta

lat. SCHOLA > AI SCOL > NI SCHOOL=scuola

L’incontro tra la cultura anglosassone con una pi� avanzata e raffinata, quale era quella latina, dimostra anche la grande capacit� (come in tutte le altre lingue germaniche) di esprimere nuovi concetti con parole composte da elementi vecchi o di adattarli a nuovi usi:

EORPCRAEFT (eorp = terra; craeft = arte) = geometria

GIMMWYRHTA (gimm = gemma; wyrhta = lavoratore) = gioielliere

L’inglese antico esprimeva anche, specialmente nella poesia, concetti astratti come:

MOD (MOOD) = mente, cuore

Questi danno origine a composti del tipo:

MODHORD (hord = tesoro) = pensiero

MODCARU (caru = preoccupazione > NI care) = dolore

HEAHMOD (heah = alto) = orgoglioso, nobile

AN-MOD (an > NI one)= unanimo

Nonostante la sottomissione delle popolazioni di lingua celtica, l’influsso della loro lingua � molto limitato e si esaurisce solo in alcuni nomi geografici, tra cui Thames, Dover e London. Sicuramente pi� importante � l’apporto dell’antico nordico, grazie all’occupazione di vaste zone dell’Inghilterra settentrionale da parte di invasori vichinghi la cui lingua era molto simile all’inglese antico. Si pensa, infatti, che per molti anni ci sia stata una situazione di bilinguismo e che solo lentamente l’inglese sia riuscito ad avere il sopravvento sul nordico antico.

Gli esempi di seguito riportati sono solo alcuni termini per illustrare le varie fonti del lessico dell’antico inglese che tuttavia era ancora prevalentemente di origine germanica. Solo con l’invasione normanna e l’imprestito in massa di vocaboli francesi l’inglese acquis� quel carattere ibrido che tuttora conserva, nonostante sia rimasto strutturalmente una lingua germanica.

COMFORT < OF confort, conforter< ME comfort, confort

EASE< L adjacent, adjacens> OF aise (comfort, opportunity)

BLANKET< OF blanqete> ME

CHAIR: <GK kathedra< L cathedra< OF chaiere< ME chayere

CURTAIN:< L cort-cors < LL cortina < OF curtine, cortine < ME curtine, cortine,

curteyne

CUSHION: <L coxa < VL coxinus < MF coissin, cussin, coussin < ME cuisshin,

cusshin

LEGENDA:

lat./ L= latino

NE= new English (inglese nuovo)

AN= nordico antico

AI= inglese antico

OF= old French (francese antico)

ME= middle English (medio inglese)

GK= greco

LL o VL= latino pi� recente

MF= middle French (medio francese).

 

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