Scambi e prestiti lessicali tra l'antico ed il moderno nelle principali lingue europee

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modern English

 

 

Col ‘500 si fa iniziare la fase moderna della lingua inglese, che viene comunemente suddivisa in due periodi: il primo inglese moderno per i secoli dal XVI al XIX (early modern English) e quello moderno pi� recente e contemporaneo (late modern English), nato nel ‘800.

Il ‘500 � il secolo che vede sul trono inglese la dinastia dei Tudor, iniziata da Enrico VII, il quale, sconfiggendo Riccardo III nel 1485 nella battaglia di Bosworth, mise fine alla "Guerra delle Due Rose".

Soltanto con il Rinascimento inizia in Inghilterra un vero interesse per la lingua e i problemi linguistici, ma non vi � mai stata una vera "questione della lingua" nei termini in cui si � posta e dibattuta in Italia. Gli umanisti, pur utilizzando la lingua inglese, la considerano incolta e rozza e sottolineano la necessit� di prendere a prestito dal latino i termini di cui l’inglese difettava. Ma gi� verso la fine del ‘500 si avverte un notevole cambiamento, con le opere di Sidney, Spencer, Marlowe e soprattutto Shakespeare, a dimostrare come l’inglese fosse perfettamente adeguato come strumento espressivo. Con il passare del tempo perci� diminuisce sempre pi� il ruolo delle lingue classiche e aumenta la convinzione della superiorit� dell’inglese rispetto alle altre lingue.

Tuttavia, come gi� ricordato in precedenza, l’inglese � sempre stato una lingua aperta a nuovi sviluppi nel campo lessicale e tale tendenza continua, seppure in proporzione ridotta, anche ai tempi nostri.

La principale distinzione tra il primo inglese moderno e quello pi� recente � proprio il lessico,. La pronuncia, la grammatica e l’ortografia sono sostanzialmente le stesse ma il "Late Modern English" possiede un numero molto maggiore di vocaboli, che sono il risultato di due fatti storici.

Il primo � la rivoluzione industriale e la nascita della societ� tecnologica e la conseguente necessit� di trovare nuove parole per denominare cose e idee che prima non esistevano. Per far ci�, l’inglese ricorse grandemente a radici dal latino e dal greco.

Il secondo fatto fu la nascita e lo sviluppo dell’Impero britannico e del mercato globale: la lingua inglese adott� molte parole e termini propri dei paesi sottomessi e li fece propri.

Possiamo perci� ora considerare alcuni esempi dalle varie lingue da cui l’inglese ha accolto voci in prestito dal periodo del Rinascimento in poi.

Il gruppo pi� numeroso � costituito sicuramente da parole di origine francese, prevalentemente attinenti al settore militare e navale, tra cui:

PIONEER (1523; guastatore), CARTRIDGE (1579; cartuccia), PARTISAN (1555; partigiano).

Inevitabilmente l’influenza del francese continua anche nel ‘600, dopo la Restaurazione, e nel ‘700; oltre ai termini militari vengono assunte parole riguardanti moda, cucina, teatro e i divertimenti in genere; ricordiamo fra le altre:

BALLET (1667; balletto); TUREEN (1796; zuppiera), CROQUETTE (1706; crocchetta), LIQUEUR (1742; liquore dolce), SORTIE (1795; sortita)

mentre fra i prestiti pi� recenti possiamo citare

MENU (1837), RESTAURANT (1827; ristorante), BLOUSE (1840 camicetta), DOSSIER (1880)

Permangono anche in questo periodo imprestiti dal latino dotto:

GRATIS (1477), GENIUS (1513; genio), REFERENDUM (1882), INSOMNIA (1758, insonnia), VIRUS (1599), NUCLEUM (1708, nucleo).

Ma la lingua che dopo il francese ha probabilmente dato il maggior numero di vocaboli all’inglese � l’italiano. La parola BANK, sebbene esistesse gi� in inglese in altri sensi, � quasi sicuramente di origine italiana, dato che gi� nel tardo Middle English vi furono prestiti da questa lingua di vari termini connessi con il commercio e la finanza ( es. MILLION).

Nel ‘600 e ‘700 si aggiungono molti termini musicali e altri:

UMBRELLA (1609; ombrello); BALCONY (1618; terrazza); OPERA (1644); PIANOFORTE (abbreviato in PIANO nel 1803); INFLUENZA (1743); SONNET (1577; sonetto); MODEL (1575; modello). RISOTTO; SPAGHETTI; PIZZA; ESPRESSO; SCAMPI per citare i termini pi� recenti.

Di minor importanza, sia quantitativamente che qualitativamente, � l’influsso dello spagnolo, che dal ‘500 in poi ha portato con s� vocaboli attinenti ai cibi locali ed altri relazionati alla scoperta e alla colonizzazione del Nuovo Mondo:

CIGARETTE (1842; sigarette), CANNIBAL (1553; cannibale), NIGGER (1787; negro), ANCHOVY (1596; acciuga), SHERRY (1608).

Una situazione simile si � avuta con il tedesco che ha avuto davvero poca influenza sull’inglese, tranne forse in tempi recenti; i termini riguardavano per lo pi�, la geologia, la metallurgia o la politica, o altro:  

QUARZ (1756; quarzo), ZINC (1651; zinco), DIKTAT, HAMBURGER (1902)

Allo stesso tempo si trovano anche diversi prestiti dallo yiddish, o giudeo-tedesco, per esempio SCHNORRER (1892; chi mendica piccole somme da amici e conoscenti), ma molte di queste voci sono limitate alla comunit� ebreo-americana (o ebreo-inglese), per quanto il fiorire di una letteratura ebreo-americana in questi ultimi tempi le abbia portate alla conoscenza di un pubblico pi� vasto.

CURIOSITA’

I nomi dei punti cardinali giungono nel vocabolario italiano tramite lo spagnolo e il portoghese. SUD deriva dai vocaboli inglesi SUN e SUNSIDE (posizione in cui il sole si trova quando � alla massima altezza sull’orizzonte), NORD deriva dallo spagnolo NORTE e prima ancora dall’inglese NORTH; EST deriva invece dalla parola indoeuropea ANSAS e dal greco EOS che significa AURORA; da qui il latino AURUM (oro); OVEST di provenienza olandese, assume la forma di WEST per l’inglese e OUEST per i francesi; per l’italiano OVEST condivide la stessa radice del latino VESPER (tramonto).

 

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