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TABELLA 1 LATTE VACCINO: PARAMETRI CHIMICO-FISICI
Foto n�6: Determinazione del pH (per gentile concessione della ditta Berglandmilch) PARAMETRI CHIMICO -FISICIDensit�. La densit� del latte in una data specie non � costante. La determinano due opposti fattori di variazione:
La densit� dei latti individuali � variabile tra 1,029 e 1,034 a 15�C. La densit� varia con la temperatura: con lattodensimetri ed apposite tabelle si provvede a rappresentare il valore misurato a 15�C Acidit�. Per acidit� del latte si intende il risultato di una titolazione; essa � rappresentata dai ml di una soluzione alcalina a titolo noto necessari per portare il pH di viraggio di un opportuno indicatore. Nel caso del latte si usa solitamente la fenolftaleina che vira al rosa verso il valore di pH pari a 8,4. Le unit� di misura utilizzate per esprimere lacidit� del latte sono tre:
Lacidit� � dovuta a quattro reazioni dove le prime tre formano lacidit� naturale del latte:
Tensione superficiale. Nel latte sottoposto a riscaldamento, la tensione superficiale si manifesta con la formazione di un film chiamato "pelle". Questa � dovuta alla presenza nel latte di sostanze come la caseina e il sigma proteoso che tendono ad interagire fra di loro e che si dispongono sulla superficie del liquido. Per riscaldamento evapora lacqua in superficie, la caseina ed il sigma proteoso (sostanza azotata del siero) possono concentrarsi, interagire tra di loro per inglobare grasso e formare la "pelle". In un latte con elevato tasso di grasso si ha una minore tensione superficiale; in una crema tale tensione � ancora minore, per questo agitando la crema si forma pi� facilmente la schiuma che non agitando il latte. La presenza di sostanze organiche nel latte spiega labbassamento della tensione superficiale in rapporto a quella dellacqua pura. Questa forza superficiale viene espressa in "dine/cm" e diminuisce quando la temperatura aumenta. La diluizione del latte, fino a circa 10 volte, non comporta una modificazione sensibile della tensione.
Residuo secco totale. Lestratto secco totale del latte di vacca � in media di 125 g/l. Lestratto secco � la massa di residuo dopo aver tenuto 10 ml di latte in essiccamento per 7 ore in bagnomaria bollente o in stufa. Residuo secco magro. Questo � un valore regolare poich� la componente pi� variabile � quella del grasso ed avendolo eliminato precedentemente, il risultato finale � stabile. Lestratto secco magro del latte di vacca � compreso tra 90 e 120 g/l. Indice di rifrazione. Quando un raggio luminoso passa obliquamente da un mezzo trasparente ad un altro pi� rifrangente, subisce una deviazione che prende il nome di rifrazione. Il raggio luminoso iniziale si chiama raggio incidente, mentre il raggio deviato viene detto raggio rifratto. Langolo di incidenza (i) � langolo che il raggio incidente fa con la superficie di separazione; langolo di rifrazione (r) � langolo tra il raggio rifratto e la superficie. Il rapporto dei seni dellangolo di incidenza e langolo di rifrazione si mantiene costante per due dati mezzi trasparenti e questa costante � lindice di rifrazione. Per il latte esso vale 1,35. Lindice di rifrazione � utile per stabilire se il latte � stato annacquato. Si pu� anche arrivare a determinare la quantit� di acqua che � stata aggiunta. Si utilizza il siero del latte dopo averlo deproteinato per aggiunta di solfato di calcio o cloruro di calcio. Punto di congelamento. Si dice punto di congelamento, o indice crioscopico, la temperatura alla quale la fase solida e quella liquida coesistono, cio� hanno una tensione di vapore uguale. Il punto di congelamento � un parametro fisico che serve per riconoscere un eventuale annacquamento. Nel latte genuino � di 0,55�C. Si possono avere variazioni stagionali da: -0.53�C a 0.575�C, labbassamento � pi� consistente nei mesi freddi, mentre laumento � pi� evidente nei mesi caldi a causa dellalto tenore nei sali della reazione alimentare. Tra le sostanze in soluzione ci sono anche le sieroproteine, ma dato che hanno peso molecolare tra 15.000-150.000 e sono presenti nel latte solo in concentrazione di 5-7 g/l; la loro concentrazione osmotica (moli/l) non pu� influenzare lindice crioscopico. In realt�, lindice � piuttosto costante perch� le sostanze che lo determinano sono quelle che hanno una minore variabilit� percentuale nel corso della lattazione (lattosio e sali). Anche lindice crioscopico ha dei limiti nellattendibilit�, infatti ci sono dei casi in cui questo non va bene:
Punto di ebollizione. Il punto di ebollizione � attorno ai 100,16�C, ma questo fattore non viene utilizzato per determinare se ci sono delle alterazioni e per nessun processo di lavorazione. pH. Il pH evidenzia lacidit� "attuale" (stato di freschezza del latte), cio� il contenuto di ioni idrogeno disciolti.Il latte presenta un pH prossimo alla neutralit� ed � una soluzione tamponata, cio� per piccole aggiunte di acidi o basi, il pH non varia. Questo perch� vi sono funzioni acide o basiche libere che neutralizzano eventuali basi o acidi aggiunti. Tali sostanze sono principalmente le proteine del latte che presentano gruppi ionici con cariche positive o negative a seconda del pH. Pertanto si possono considerare anormali quei latti che presentano piccoli scostamenti di pH dal valore normale (minore di 6,6 e maggiore di 6,8). Esiste una relazione di proporzionalit� inversa fra il pH e la quantit� di proteine presenti, quindi quando il contenuto totale di proteine scende, il pH aumenta. Il colostro ha pH pi� basso per il tenore elevato di proteine. Conducibilit� elettrica. Nel latte, la presenza di elettroliti minerali (cloruri, fosfati, citrati) e di ioni colloidali fa diminuire la resistenza al passaggio della corrente nellacqua. La conducibilit� del latte varia con la temperatura. A 25�C il valore medio � fra 40*10-4 .e 5.0*10-5 Lannacquamento abbassa la conducibilit�, mentre lacidificazione laumenta. Potenziale di ossido riduzione. Il potenziale di ossido riduzione (Red-Ox) � definito come la differenza di potenziale che si crea tra un elettrodo di platino immerso in una soluzione ed un elettrodo di riferimento al calomelano. Un valore positivo (perdita di elettroni) indica propriet� ossidanti della soluzione; un valore negativo (acquisto di elettroni) indica propriet� riducenti. Il latte fresco normale ha un potenziale Red-Ox positivo compreso tra +0,20 e +0,30 volt. I valori che intervengono nel determinare le propriet� ossido-riduttive del latte sono:
Unelevata carica microbica abbassa rapidamente il potenziale di ossido riduzione del latte.
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