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Ø
Parametri caratteristici DETERMINAZIONE
DELL’ ANIDRIDE
SOLFOROSA Si definisce : ·
Anidride solforosa
libera : anidride solforosa presente nel vino o nel mosto allo stato di
gas e allo stato di combinazioni
inorganiche H2SO3
( frazione indissociata ) , HSO3- ( frazione
semidissociata ) e SO3-2
( frazione totalmente dissociata ). ·
Anidride solforosa combinata : anidride
solforosa legata a composti di natura aldeidica , principalmente
aldeide acetica . ·
Anidride solforosa
totale :
è la somma delle due . Tra l’anidride solforosa
libera e quella combinata esiste un equilibrio
che risulta influenzato soprattutto
dalla temperatura e dal
pH del vino . Quest’ultimo parametro ha notevolissima influenza sulla
presenza delle tre forme nel senso che la % di acido solforoso indissociato
diminuisce all’aumentare del pH . La determinazione
dell’anidride solforosa riveste importanza
per due motivi : 1)
Solo se la SO2 libera
e ancor più la SO2
molecolare raggiungono
un determinato valore esse esplicano azione antisettica e antiossidante mediante fissazione dell’ossigeno presente
nel vino migliorandone il gusto e
l’aroma ; 2)
Per motivi igienico – sanitari la normativa fissa dei limiti legali per
la SO2 totale . L’art.
65 del Reg. CEE n. 822/87 del
16 marzo 1987 stabilisce che
: “fatte salve le disposizioni più
restrittive che possono essere applicate dagli Stati membri per i vini prodotti
nei loro territori , al il tenore di SO2
totale dei vini momento della loro immissione al consumo
non può superare : ·
VINI ROSSI
160 mg/l ·
VINI BIANCHI
E ROSATI (*)
210 mg/l (*)
In realtà , poiché la legge italiana
( D.P.R.
n. 162 del 12/2/ 1965 art.23
) ha fissato a 200 mg/l il
valore massimo tollerabile , il limite per i vini bianchi e rosati
risulta di
200 mg/l. Il
metodo Ufficiale
CEE (
Regolamento CEE n. 2676/90
, Gazzetta Ufficiale delle Comunità
Europee L 272 del 3/10/90 ,
Allegato 25 : Anidride solforosa ) prevede
: Metodo Ufficiale
di riferimento Anidride
solforosa libera e totale
L’anidride solforosa viene
trascinata da una corrente di aria
o di azoto e viene fissata ed ossidata per gorgogliamento in una soluzione
diluita neutra di acqua ossigenata
. L’acido solforico formato viene dosato con una soluzione titolata di
idrossido di sodio. L’anidride solforosa libera
viene estratta dal vino per trascinamento a freddo ( 10°C ) , mentre
l’anidride solforosa totale viene estratta dal vino per trascinamento a caldo
( 100°C ). Metodo
usuale Tra i metodi più precisi e
riproducibili viene impiegato il
metodo
Ripper -
Schmitt. METODO
RIPPER - SCHMITT PRINCIPIO
DEL METODO La determinazione
della SO2
viene effettuata mediante titolazione
IODOMETRICA DIRETTA.
Come indicatore si usa la salda
d’amido che con lo iodio libero I2
si colora in blu perché forma ioduro d’amido. La
reazione provocata con la titolazione è la seguente ossidoriduzione
:
SO2 +
2 H2O + I2
® SO4-2
+ 2
I- + 4 H+ La
titolazione è condotta a
pH < 1 : §
Per la SO2 libera
sul vino acidificato §
Per la SO2
totale , dopo aver liberato la SO2 combinata
con una idrolisi alcalina e
acidificando nuovamente. REAGENTI -
Soluzione
di iodio
I2 0,1 N ; -
Soluzione
di iodio
I2 0,01 N
preparata di recente per diluizione della 0,1 N ; -
Soluzione di
idrossido di sodio NaOH circa
4 N ; -
Soluzione di acido
solforico H2 SO4
al 20%
( 1 : 5 ) ; -
Indicatore
salda d’amido . DOSAGGIO
DELL’ANIDRIDE SOLFOROSA
SO2 LIBERA
PROCEDIMENTO -
In una beuta da
250 ml versare 50 ml di mosto o di vino prelevati con la pipetta tenendo la
punta della stessa appoggiata sul fondo ; -
Aggiungere rapidamente al vino 1,5 ml di acido
solforico H2 SO4
1 : 5 e
2 ml di salda d’amido ( 5
ml se il vino è rosso ) . -
Titolare subito con la soluzione di
iodio I2 0,01
N fino a colorazione
blu scuro
persistente per
10 – 15 s . Ripetere la titolazione con
maggiore rapidità . CALCOLI ANIDRIDE
SOLFOROSA SO2 LIBERA
mg/l =
ml IODIO
I2 0,01 N
x 6,4 6,4 =
per ossidare
64 g di
SO2 ( 64 = massa
molare SO2 ) occorrono
253,84 g di iodio.
1 ml di soluzione di iodio 0,01
N corrisponde
a 0,00032
g di SO2 cioè
0,32 mg ; 0,32
moltiplicato per 20 ( per
riportare il valore a litro essendo
stati utilizzati 50 ml di vino
e quindi
1000 ml / 50 ml = 20 )
dà 6,4 . 5.1.2
DOSAGGIO DELL’ANIDRIDE SOLFOROSA
SO2 TOTALE La
titolazione avviene a pH basico per liberare l’anidride solforosa dai composti con i quali si è
combinata in ambiente acido durante la prima titolazione. PROCEDIMENTO -
Introdurre nella beuta da 250 ml 5 ml di idrossido
di sodio 4 N e quindi 50 ml
di vino o di mosto ( prelevati dalla bottiglia appena sturata ) immergendo la punta della pipetta nella soluzione
alcalina per non consentire
l’evaporazione dell’anidride solforosa ; -
Tappare e lasciare al buio
per 10 – 15 minuti ; -
Aggiungere rapidamente
5 ml di acido solforico 1 :
5 e
2 ml di salda d’amido (
5 ml se il vino è rosso ) . -
Titolare subito con la soluzione di
iodio I2 0,01
N fino a colorazione
blu scuro
persistente per
10 – 15 s . CALCOLI ANIDRIDE SOLFOROSA SO2 TOTALE mg/l = ml IODIO I2 0,01 N x 6,4 DOSAGGIO
DELL’ANIDRIDE SOLFOROSA
SO2 MOLECOLARE L’anidride solforosa SO2 molecolare è identificabile con la frazione indissociata dell’acido solforoso H2SO3 ed è la forma attiva . L’altra frazione dell’anidride solforosa SO2 è poco stabile e costituisce un deposito per la SO2 libera ( SO2 di riserva ). I
valori minimi di SO2 molecolare da
raggiungere per proteggere
correttamente il
vino sono : ·
0,6 -
0,9 mg/l
: buona
azione antiossidante ·
0,8 -
1,3 mg/l
:
azione antibatterica ·
1,5
mg/l
:
limpidità ·
2,0
mg/l
: arresto
attività dei
lieviti L’anidride solforosa SO2 molecolare viene determinata mediante calcolo noti il contenuto di SO2 libera a 20°C , il pH ed il grado alcolico in base ai valori riportati dalla TABELLA 3 . E’ altrettanto valida la TABELLA 4 che consente di ricavare la concentrazione di anidride solforosa molecolare in funzione della SO2 libera e del pH .
DOSAGGIO
DELL’ANIDRIDE SOLFOROSA
SO2 LIBERA
E TOTALE
MEDIANTE TITOLATORE
AUTOMATICO TITOLAZIONE
IODOMETRICA DELL’ANIDRIDE
SOLFOROSA LIBERA IN AMBIENTE ACIDO APPARECCHIATURA -
Titolatore automatico
(foto n.23) -
REAGENTI -
Soluzione
di tiosolfato di sodio
Na2S2O3
0,01 N ; -
Soluzione
di iodio
I2 0,02 N ; -
Soluzione
di idrossido di sodio NaOH
0,1 M ; -
Soluzione
di acido solforico H2SO4
diluito 1 : 4 .
Tutte le soluzioni sono già
presenti nello strumento. PROCEDIMENTO -
Si procede alla taratura dello strumento titolando
20 ml della soluzione di
tiosolfato di sodio 0,01 N con la
soluzione di iodio 0,02 N .
Nella titolazione devono essere utilizzati esattamente
10 ml di iodio 0,02 N . -
Si determina
quindi il contenuto di
anidride solforosa libera presente nel campione
titolando automaticamente 20
ml di esso con la soluzione di iodio 0,02
N dopo aggiunta di 20 ml di
idrossido di sodio NaOH 0,1 M per
portare in soluzione, come sale SO3-2
, l’anidride solforosa estratta in precedenza mediante gorgogliamento
automatico di aria nel vino acidificato con acido solforico H2SO4
diluito 1 : 4 . L’indicatore utilizzato è la salda d’amido . -
Il termine della titolazione rappresentato dalla
comparsa del colore blu stabile viene
indicato da un segnale acustico . Il risultato viene visualizzato sul display ed
eventualmente stampato. Lo strumento fornisce direttamente il contenuto di anidride solforosa libera in mg/l.
Foto n.23:
titolatore automatico (presso
il centro pilota per la vitivinicoltura) TITOLAZIONE
IODOMETRICA DELL’ANIDRIDE
SOLFOROSA TOTALE IN AMBIENTE ACIDO APPARECCHIATURA -
Titolatore automatico REAGENTI -
Soluzione
di iodio
I2 0,02 N . -
Soluzione
di idrossido di sodio NaOH
1 N ; -
Soluzione
di acido solforico H2SO4
diluito 1 : 4 . Tutte le soluzioni
sono già
presenti nello strumento. PROCEDIMENTO -
Lo strumento distilla automaticamente in corrente
di vapore 20 ml di vino addizionato
in precedenza di acido solforico H2SO4
diluito 1 : 4 . Viene quindi
raccolto il distillato contenente
l’anidride solforosa totale che viene fissata con 10 ml di NaOH 1 N. -
L’analisi prevede l’aggiunta automatica di
acido solforico H2SO4 diluito
1 : 4 , della salda d’amido e della soluzione di
iodio I2 0,02 N fino al raggiungimento del colore blu stabile . -
Il termine della titolazione viene indicato da un
segnale acustico . Il risultato viene visualizzato sul display ed
eventualmente stampato. Lo
strumento fornisce direttamente il
contenuto di anidride solforosa
totale in mg/l . DETERMINAZIONE DEGLI
ZUCCHERI RIDUTTORI
Gli
zuccheri presenti nel vino si dividono in due gruppi : q
Zuccheri semplici o
zuccheri riduttori
: esosi
( glucosio, fruttosio ) che sono fermentescibili , cioè possono essere
trasformati in alcol dai lieviti e possono anche essere attaccati dai batteri
lattici producendo gravi
alterazioni e un aumento dell’acidità volatile
; pentosi
( arabinosio, xilosio ) che
non sono fermentescibili ma sono comunque attaccabili dai batteri. q
Zuccheri complessi :
saccarosio . L’uva
contiene qualche g di saccarosio per
kg ma il saccarosio
manca del tutto nel mosto poiché viene trasformato in breve tempo in
glucosio e fruttosio. Nel
vino il dosaggio degli zuccheri riduttori permette di rilevare la fine
della fermentazione alcolica se la
loro concentrazione risulta <
2 g/l . In particolare in base al contenuto in zuccheri riduttori
può essere classificato : ·
SECCO ASCIUTTO
:
< 4 g/l ·
SEMISECCO, ABBOCCATO :
da 4
a 12 g/l ·
AMABILE
: da 12 a
45 g/l ·
DOLCE
: da
45 a 60
g/l ·
LIQUOROSO
: > 60
g/l
Il metodo di determinazione è
volumetrico e prevede 2 fasi : 1)
DEFECAZIONE : serve per eliminare dal vino le sostanze riducenti diverse
dagli zuccheri e che falserebbero la titolazione; 2)
DOSAGGIO. Il
metodo ufficiale CEE ( Regolamento
CEE n. 2676/90 , Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee
L 272 del 3/10/90, Allegato 5
: Zuccheri riduttori ) prevede
: 1.
DEFECAZIONE Metodo
di riferimento : passaggio dal mosto o dal vino neutralizzato e
dealcolizzato , attraverso una colonna scambiatrice di anioni sotto forma di
acetato e successiva defecazione con acetato di piombo. Metodi usuali : il
vino o il mosto viene trattato con uno dei seguenti reattivi -
Acetato neutro
di piombo -
Ferrocianuro II
di zinco. 2.
DOSAGGIO Dosaggio iodometrico degli
ioni rameici in eccesso dopo aver fatto reagire il vino o il mosto defecati con
un volume noto di soluzione cupro-alcalina. Il
tenore di zuccheri riduttori viene espresso in g / l di
zucchero invertito tenendo conto
del volume di campione e del numero di diluizioni
effettuate nel corso della defecazione . Il metodo ufficiale
Italiano ( Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste
“ Metodi ufficiali di analisi per i mosti, i vini e gli aceti “, Roma
1965 ) consiste nel metodo di
Fehling che prevede la titolazione
diretta con il vino defecato su un volume determinato di liquido di Fehling. Quest’ultimo, sebbene più
vecchio, presenta il vantaggio di una buona precisione
e riproducibilità dei risultati . METODO
FEHLING REAGENTI -
Soluzione di idrossido di
sodio NaOH 1N -
Acetato basico di piombo
: 300 g di acetato neutro di piombo
sono sciolti in 1 litro di acqua
calda ; dopo dissoluzione , si aggiungono 100
g di ossido di piombo e si mantiene
a caldo per 8 ore aggiungendo acqua
man mano che evapora , si raffredda e
si porta al volume di 1
litro. -
Spiombante : soluzione
satura di solfato di sodio contenente il 10%
di fosfato bisodico. -
Liquido di Fehling :
soluzione A
( 69,278 g di CuSO4
× 5 H2O in
1 litro )
soluzione B
( 346 g di tartrato di sodio e potassio (sale di Seignette)
aggiunti a 103,2 g di NaOH
in 1 litro. -
Indicatore
: blu di metilene in
soluzione acquosa all’1%. PROCEDIMENTO 1.
DILUIZIONE a)
Si determina innanzitutto il probabile contenuto zuccherino del vino in
esame con un comune densimetro Baumè ( temperatura del vino prossima a 20°C )
. b)
Si effettua sul vino un numero di diluizioni tale da avere , dopo aver
defecato e portato a volume , una concentrazione
zuccherina non superiore all’1%. La seguente tabella
fornisce il numero delle diluizioni da effettuare una volta determinata
la densità del vino . TABELLA
DELLE DILUIZIONI
Esempio : vino secco - densità
0,50 Siccome la densità fornisce
il valore dell’alcol non svolto (
l’alcol ha l’effetto di diminuire la densità della soluzione acquosa
) significa che il
vino in esame conterrà 0,50 / 0,6
( essendo 0,6 il
coefficiente di trasformazione zuccheri
– alcol ), cioè 0,83 g di
zuccheri ogni 100 ml di vino . Il
numero di diluizioni da effettuare si ottiene moltiplicando la
densità x 3 ( 0,50 x 3
= 1,5 ) Quindi si effettuano 2
diluizioni prelevando
50 ml di vino
e trasferendoli in un
matraccio da 100 ml ( 100 ml :
50 ml =
2 , numero di diluizioni ) 2.
NEUTRALIZZAZIONE
E DEFECAZIONE
a)
NEUTRALIZZAZIONE Il
volume di vino prelevato in base alla
diluizione ( nell’esempio 50 ml
) viene neutralizzato
con la soluzione di idrossido di sodio NaOH 1 N utilizzando una cartina
indicatrice :
non è necessario portare il vino a pH
7 , è sufficiente che il vino raggiunga pH intorno a
6,5 – 7 , senza diventare alcalino. L’operazione è
necessaria per migliorare la defecazione ; a pH 7 infatti i defecanti
fanno precipitare dalla soluzione parecchi
anioni , diverse sostanze
non zuccherine , alcune delle quali con potere riducente , e le sostanze
coloranti. In ambiente troppo acido
tale precipitazione non avviene completamente ed in ambiente alcalino è
possibile una parziale decomposizione degli zuccheri. b)
DEFECAZIONE -
Si aggiunge al vino
la soluzione di acetato basico di piombo , in ragione di
1 : 10 nel caso di vini
rossi ( si aggiungono
5 ml di acetato per un prelievo di 50
ml di vino ) e di
1 : 20 nel caso di
vini bianchi ( si aggiungono 2,5 ml di acetato per un prelievo di
50 ml di vino ). -
Si aggiunge acqua
e si lascia a sé per breve tempo allo scopo di permettere la
precipitazione : se necessario, nel caso che il surnatante sia torbido od opalescente ,
si aggiungono 1 – 2 ml di
spiombante . -
Si porta a volume con acqua e si filtra con filtro
a pieghe . -
Il filtrato viene trasferito in buretta da
titolazione . 3.
TITOLAZIONE I
vini sui quali si sono effettuate 2
diluizioni si titolano su
10 ml di
Fehling ( 5 ml di soluzione
A e
5 ml di soluzione B ) ; tutti
gli altri vini si titolano
su 25 ml di Fehling (
12,5 ml di soluzione A e
12,5 ml di soluzione B ). -
Al liquido di Fehling
posto in beuta e portato
all’ebollizione si aggiunge un
volume di soluzione zuccherina di
poco inferiore a quello necessario per il
cambiamento di colore . In pratica
per le titolazioni su
10 ml di Fehling si
aggiungono 8 – 9
ml di
soluzione zuccherina
; per le titolazioni su
25 ml di
Fehling ,
15 ml di soluzione . -
Si lascia bollire per
alcuni secondi e , quando il liquido di Fehling assume colorazione rossastra –
viola , si aggiungono 2 gocce di
indicatore blu di metilene . Si lascia bollire ancora per alcuni secondi
e si prosegue la titolazione versando goccia a goccia la soluzione
zuccherina fino a scomparsa
completa dei riflessi violacei ; la titolazione termina
quando si raggiunge una colorazione rosso – mattone . L’operazione
deve essere svolta nel tempo massimo di 3
minuti . CALCOLI a)
Per le titolazioni su 10 ml
di Fehling ( 2 diluizioni )
gli zuccheri riduttori riferiti a 100 ml di vino ed espressi in grammi di
zucchero invertito si usa la formula :
0,0515
x 100
ZUCCHERI RIDUTTORI
% m/v =
------------------------------------
x 2
ml
titolante dove
0,0515 =
g di zucchero
invertito corrispondenti a 10 ml di Fehling . b)
Per le titolazioni su 25 ml
di Fehling , gli zuccheri riduttori riferiti a 100 ml di vino ed
espressi in grammi di zucchero invertito si
usa la formula :
0,1235 x 100
ZUCCHERI RIDUTTORI
% m/v =
------------------------------------
x n
ml
titolante dove
0,1235 =
g di zucchero
invertito corrispondenti a 25 ml
di Fehling .
n = numero
di diluizioni subite dal vino.
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