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ANALISI DENSIMETRICHE Ø
Parametri caratteristici 1.
DETERMINAZIONE
DELLA DENSITA’
RELATIVA A
20°C 2.
DETERMINAZIONE
DEL TITOLO
ALCOLOMETRICO VOLUMICO 3.
DETERMINAZIONE
DELL’ESTRATTO SECCO TOTALE 4.
DETERMINAZIONE
DELL’ESTRATTO SECCO NETTO ANALISI
POTENZIOMETRICHE Ø
Parametri
caratteristici 1.
DETERMINAZIONE
DEL pH 2.
DETERMINAZIONE
DELL’ACIDITA’ TOTALE
( ACIDO TARTARICO ) ANALISI
VOLUMETRICHE TITOLAZIONI
ACIDO – BASE Ø
Parametri
caratteristici 1.
DETERMINAZIONE
DELL’ ACIDITA’ VOLATILE ( ACIDO ACETICO
) TITOLAZIONI
IODOMETRICHE Ø
Parametri
caratteristici 1.
DETERMINAZIONE
DELL’ANIDRIDE SOLFOROSA ( LIBERA, TOTALE
E COMBINATA ) q
Metodo Ripper
- Schmitt 2.
DETERMINAZIONE
DEGLI ZUCCHERI
RIDUTTORI q
Metodo Fehling TITOLAZIONI
PERMANGANATOMETRICHE Ø
Metodi
di analisi di metalli 1.
DETERMINAZIONE
DEL CALCIO ANALISI
DENSIMETRICHE
Ø
Parametri
caratteristici 2.1
DETERMINAZIONE DELLA
DENSITA’ RELATIVA
La densità relativa a 20°C
è il rapporto tra la massa volumica del vino
a 20°C e la massa volumica dell’acqua sempre a 20°C ; viene espressa
con un numero decimale adimensionale. Essa viene indicata con
d 2020
:
massa volumica vino a 20°C
massa volumica vino a 20°C d 2020
=
¾¾¾¾¾¾¾¾¾¾¾¾¾¾
= ¾¾¾¾¾¾¾¾¾¾¾¾
massa volumica acqua
a 20°C
0,998203 La massa volumica è il
rapporto tra la massa di un certo volume di vino a 20°C e il volume stesso . La sua unità di misura è g/ml.
I
metodi ufficiali CEE ( Regolamento
CEE n. 2676/90 , Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee
L 272 del 3/10/90, Allegato 1
: densità relativa a 20°C
) previsti
per la determinazione della massa volumica e della densità relativa a 20°C del
vino sono i seguenti
: Metodo di riferimento Picnometria . Metodi usuali Densimetria . Considerando la laboriosità
delle operazioni da effettuarsi nell’utilizzazione del picnometro risultano più
veloci ed accurate le tecniche aerometriche e densimetriche ( bilancia
idrostatica o bilancia di Mohr ). Entrambe
le tecniche sfruttano il principio di Archimede secondo cui : “ un corpo
immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del
volume di fluido spostato “ . La progressiva diminuzione
della densità nel passaggio del mosto a vino , è dovuta alla trasformazione di
una sostanza ad elevata densità , lo zucchero invertito ( densità = 1,613 g/ml
) in un’altra sostanza a bassa densità , l’alcol etilico ( densità = 0,794
g/ml ) . Così
la densità del vino è inferiore alla densità dell’acqua
ed è tanto minore quanto più elevata è la gradazione alcolica : in
genere varia fra
0,9900 e
0,9997 . APPARECCHIATURA
-
Bilancia idrostatica
(foto n.18) -
Cilindro graduato
PROCEDIMENTO
-
Appendere il gancio al galleggiante che pesca
nell’acqua distillata e ruotare la rotella dei valori grandi per far
coincidere lo zero con l’indice ; -
Sbloccare e controllare lo zero sul quadrante di
lettura : se non coincide perfettamente , agire sulla manopola di correzione
posta sotto la base della bilancia . -
Bilanciare e spostare la rotella sulla posizione S
. -
Sbloccare : sul quadrante di lettura l’indice
deve corrispondere a 100. -
Iniziare l’analisi appendendo il pescante ed
immergendolo nell’acqua distillata e
far segnare 1,0 alla manopola pesi ; sbloccare la bilancia e azzerare la scala
ottica , dove si deve leggere 1,000. -
Riempire il cilindro fino alla tacca con il vino in
esame ed immergervi il galleggiante . -
Controllare che la temperatura del liquido
corrisponda con esattezza a quella di taratura . -
Sbloccare e sistemare il cilindro nell’apposito
alloggiamento , appendere il galleggiante al gancio di mezzo -
Dopo alcune oscillazioni è possibile leggere sul
quadrante luminoso i valori della terza e della quarta cifra decimale ; le cifre relative al numero intero e alle prime
due cifre decimali sono fornite
dalla posizione della tabella dei valori grandi . DETERMINAZIONE
DEL TITOLO
ALCOLOMETRICO
Il
titolo alcolometrico corrisponde
alla percentuale in volume
( % v/v ) di alcol etilico presente nel vino a 20°C . La
regolamentazione Comunitaria
distingue tra : q
TITOLO
ALCOLOMETRICO VOLUMICO EFFETTIVO
( TAV ) , cioè
il numero di volumi di alcol etilico a 20°C
contenuti in 100
volumi di vino a 20°C ; simbolo %
vol. E’ rimasto in uso il
termine ad esso equivalente “
grado alcolico “ ed indicato con
% v/v .
Nel titolo alcolometrico oltre all’alcol etilico sono compresi i suoi
omologhi e gli esteri etilici che passano nel
distillato. q
TITOLO ALCOLOMETRICO
VOLUMICO POTENZIALE , cioè il numero di volumi di alcol puro a 20°C potenzialmente in grado di
essere prodotti dalla fermentazione totale degli zuccheri contenuti
in 100 volumi di vino a 20°C
; il coefficiente ufficiale di trasformazione dello
zucchero in alcol è 0,6
( 1/1,67 , cioè 1,67 kg
di zuccheri per produrre
1 litro di alcol ) ; q
TITOLO
ALCOLOMETRICO VOLUMICO TOTALE
, cioè
la somma dei titoli alcolometrici effettivo e potenziale . Esempio di calcolo : titolo
alcolometrico effettivo :
11,20 % v/v
( = ml /100 ml ) zuccheri riduttori
: 0,5
g/l (
= 0,05 g/100
ml ) titolo
alcolometrico totale
: 11,20
+ ( 0,05
x 0,6 ) =
11,23 Il
Regolamento
CEE n. 2676/90
prevede per la determinazione del
titolo alcolometrico volumico ( TAV ) del vino : 1.
Distillazione del vino alacalinizzato
con una sospensione di idrossido di calcio ; 2.
Determinazione del titolo alcolometrico del distillato. La normativa vigente prevede
la possibilità di utilizzare qualunque modello di apparecchio di distillazione
a condizione che esso soddisfi il seguente saggio :
Dopo l’ultima
distillazione , il distillato deve presentare un titolo alcolometrico di almeno
9,9% in volume, ossia nel corso
della distillazione non si deve
perdere una quantità di alcol superiore a 0,02 % in volume . I limiti massimo e
minimo
per il titolo alcolometrico
effettivo e
totale per i vini
da tavola al consumo sono rispettivamente
9
% vol. e 15 % vol. .
La tolleranza sul titolo
alcolometrico effettivo dichiarato è di
± 0,5
che naturalmente non si applica al limite minimo. EFFETTI
DELL’ALCOL SUL VINO q
L’alcol svolge effetto
antisettico nei confronti dei lieviti , la cui sensibilità all’alcol
varia a seconda della specie . I lieviti apiculati
assicurano l’inizio della
fermentazione di mosti poco solfitati vengono inibiti a partire da una
concentrazione del 5 – 6%
di alcol .
I lieviti
Saccharomyces cerevisiae
che portano avanti la fermentazione vengono inibiti a partire da
12 – 14 % di
alcol. I
lieviti Saccharomyces
bayanus , detti
lieviti di
finitura , resistono a concentrazioni
di alcol superiori al 16%
. q
L’alcol diminuisce la
solubilità del bitartrato di
potassio . Durante la fermentazione
alcolica si verificano quindi precipitazioni di
sali tartarici con abbassamento dell’acidità totale . q
L’alcol reagisce con
gli acidi del vino formando esteri
, che a dosi molto basse concorrono alla formazione del bouquet
del vino . Tuttavia la
presenza dell’estere acetato di etile è
indice di degradazione dovuta ad attacchi batterici
che comunica al vino il carattere di spunto. q L’alcol favorisce l’estrazione del colore dalle uve pigiate macerate a caldo (50°C). Metodo
Ufficiale Italiano Si distilla il
vino con un
comune apparecchio di distillazione raccogliendo un distillato sul quale
eseguire la misura densimetrica mediante alcolometro
oppure mediante
bilancia idrostatica. In quest’ultimo
caso dalla densità relativa d
20/20 della
miscela idroalcolica si risale
al titolo alcolometrico volumico
TAV a 20°C mediante
apposite tabelle ( Tabelle
alcolometriche internazionali ). APPARECCHIATURA -
Apparecchio
di distillazione ; -
Alcolometro a scala
internazionale tarato a 20°C , di
piccole dimensioni per poter operare su 100
ml di distillato con scala 0 – 10
e 10 – 20 , div. 1/10 , cioè
portata su due pezzi ; in alternativa
bilancia idrostatica. -
Matraccio
tarato da 100 ml ; -
Pipette da 100 e da 10 ml REAGENTI -
Sospensione di
latte di calce
2 M contenente
120 g/l
di ossido di calcio
CaO ; -
Sospensione acquosa al
10% di antischiuma
siliconico e al 10% di
fenolftaleina , da porre in boccetta munita di contagocce e da omogeneizzare ad
ogni prelievo ; -
Palline di vetro . PROCEDIMENTO -
Si riempie
il matraccio tarato da 100 ml
con il vino mantenuto a
20 °C e lo si versa
nel pallone di distillazione lavando
il matraccio per 2-3 volte
con 5 ml di acqua per volta , versando nel pallone anche le acque di
lavaggio ; -
Si aggiungono
poche gocce della sospensione antischiuma – fenolftaleina e 10 ml del
latte di calce : il vino deve colorarsi
di rosso
rivelando la raggiunta
alcalinità ; l’alcalinità è indispensabile per evitare che passino nel
distillato sostanze volatili ( acido acetico, anidride solforosa, aldeidi
ecc. ) che interferirebbero sulla densità. Lo scopo è quello di
ottenere un distillato il più possibile simile ad una soluzione idroalcolica .
La presenza dell’antischiuma impedisce la formazione di schiuma
che rallenta il passaggio dell’etanolo nel distillato . -
Si assicura una buona circolazione di acqua nel
refrigerante e si distilla a fiamma moderata , raccogliendo il distillato nello
stesso matraccio tarato fino a circa 90 ml
; -
Si porta a volume con acqua distillata e si agita
capovolgendo più volte : così facendo
l’alcol del vino, passato completamente nel distillato , viene a
trovarsi in un volume esattamente uguale a quello di partenza; -
Il distillato
a 20°C ( è consigliabile
l’uso del bagno termostatico ) viene
versato in un cilindro graduato , vi si introduce l’alcolometro e dopo qualche
minuto si effettua la lettura . In alternativa si misura la densità relativa a
20°C fino alla quarta cifra decimale e si risale al
titolo alcolometrico mediante apposite tabelle. CALCOLI Dal
valore della DENSITA’ RELATIVA
a 20°C
si risale al
TITOLO ALCOLOMETRICO
EFFETTIVO TAV ( =
GRADO ALCOLICO )
DEL VINO mediante le
TABELLE ALCOLOMETRICHE
INTERNAZIONALI . La
correzione per la temperatura è la seguente
: 0,20
% vol. per ogni °C
da TOGLIERE
o AGGIUNGERE per temperature
rispettivamente SUPERIORI o
INFERIORI a
20 °C . |
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