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Esistono diversi lieviti
sporigeni.
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Kloeckera
apiculata
o lievito apiculato. Molto diffuso, rappresenta con il Saccaromyces ellipsoideus
dall’80 al 90% dell’insieme dei lieviti del mosto d’uva. E’
caratterizzato da un potere alcoligeno molto debole e da una cattiva resa nella
trasformazione dello zucchero in alcol (da 21 a 22 g di zucchero per 1% di
alcol); Produce molta acidità volatile. Indesiderabile per questi differenti
motivi, può essere facilmente eliminato durante la solfitazione perché molto
sensibile alla SO2.
SUCCESSIONE
DEI LIEVITI L’ avvio della fermentazione
è assicurato dai lieviti asporigeni, come la K. Apiculata, che formano i primi
gradi d’alcol. Poi molto rapidamente, l’ambiente è invaso dai lieviti
sporigeni del genere Saccharomyces. Quando è ben inoltrata la fermentazione, la
specie dominante è il Saccharomyces ellipsoideus. METABOLISMO
DEI LIEVITI La composizione chimica del
lievito è molto variabile, a seconda della specie e dell’ambiente; in media
si stabilizza così:
La composizione è
ripartita in glucidi, protidi, lipidi e sostanze minerali, tra cui acido
fosforico e potassio. Quindi, come indica la sua
composizione, il lievito ha bisogno, per vivere, di acqua, di glucidi, di
protidi e di sostanze minerali. Esso trova normalmente tutte queste sostanze in
quantità sufficiente nel mosto d’uva.
Alimentazione carboniosa Il lievito vegetale
eterotrofo non può sintetizzare i glucidi, come fanno le piante superiori. Deve
quindi trovarli nell’ambiente in cui si moltiplica. Come ogni cellula, può, a
partire dagli zuccheri, trovare energia di cui ha bisogno sia con la
respirazione sia con la fermentazione. Infatti, a seconda che si trovi in
presenza o al riparo dell’aria, reagisce diversamente. In aerobiosi, il lievito
respira e provoca la combustione totale degli zuccheri (formula n. 2),
producendo biossido di carbonio e acqua e una gran quantità di calore.
C6H12O6
+
6 O2 6
O2 +
6H2O +
674 calorie In anaerobiosi, al
riparo dall’aria, il lievito libera energia per degradazione incompleta
(formula n. 3) degli zuccheri con formazione di alcol etilico e di gas
carbonico:
C6H12O6
------ Non tutti gli zuccheri
sono attaccati allo stesso modo dai lieviti:
Quando
l’ambiente non contiene più elementi nutritivi, il lievito può vivere a
spese delle proprie riserve. E’ il fenomeno di autolisi, che ha come
conseguenza la formazione di alcoli superiori
e di amminoacidi, in modeste quantità. Questi ultimi, liberati alla fine
della fermentazione alcolica, serviranno da alimento ai batteri lattici,
incapaci di fabbricarli. |
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