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La fermentazione alcolica
risulta dalla successione di numerose sequenze perfettamente conosciute. Esse
sono favorite da enzimi specifici; esigono un apporto energetico, assicurato
dall’ATP, e un trasporto di elettroni assicurato dal NAD+. Il consumo di zucchero del
lievito è modulato in funzione delle sue necessità, in seguito agli
spostamenti degli equilibri chimici, ma anche in seguito alla regolazione
enzimatica. L’esochinasi è inibita dal glucosio fosfato di cui essa favorisce
la formazione, la fosfofruttochinasi e la piruvatochinasi sono inibite da forti
quantità di ATP formate. L’evoluzione dell’acido
piruvico può orientarsi verso vie diverse, che portano a prodotti secondari
diversi. Gli alimenti sono assimilati
all’interno del lievito. Certe sostanze penetrano per diffusione, trasporto
passivo che obbedisce alle leggi dell’osmosi. La maggior parte, tuttavia,
passa da una parte all’altra della membrana per traslocazione, trasporto
attivo che necessita di energia e della presenza di sostanze dette permeasi,
tanto la loro azione è simile a quella degli enzimi. Gli alimenti a catena lunga
devono essere scissi prima del loro passaggio attraverso la membrana. Ruolo
dell’ossigeno
L’ossigeno è bloccato nel
mosto dall’azione di enzimi, sarà liberato a seconda del fabbisogno
dell’ambiente. Il mosto deve essere in un ambiente ossidante. La fermentazione si svolge in
anaerobiosi non stretta. Le riserve di ossigeno del mosto sono utili. ·
Al momento della moltiplicazione dei lieviti; ·
Durante tutto il fenomeno, al fine di assicurare il
trasporto di elettroni necessario ai metabolismi energetici, ma anche al
mantenimento dello stato dei lieviti, soprattutto a livello della membrana. Fattori fisici
Consideriamo
innanzitutto l’azione della temperatura.
Allo stato umido, quando la
temperatura raggiunge i 20°C la proliferazione dei lieviti diviene più rapida,
per raggiungere un massimo verso i 30 °C. Al di sopra dei 35 °C, la loro
attività diminuisce rapidamente; la fermentazione rischia di interrompersi.
Ecco perché durante la fermentazione bisogna far di tutto affinché la
temperatura del mosto non si innalzi mai a questo livello. Allo stato secco, i lieviti
sono molto più resistenti (5 minuti alla temperatura di 115-120°C). L’azione della pressione
agisce come fattore fisico indirettamente sul lievito impedendo la liberazione
del gas carbonico formatosi che è nocivo alla moltiplicazione dei lieviti.
Questa proprietà è utilizzata nella conservazione dei succhi d’uva. L’azione
della luce solare avrebbe un potere inibitore sullo sviluppo dei lieviti e
sarebbe dovuto alle radiazioni ultraviolette, queste ultime hanno proprietà
batteriche.
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